Dopo il grande spavento che ha fatto temere a tutti un blocco sostanziale del processo virtuoso legato al Superbonus 110%, a causa della forte limitazione della cessione del credito introdotto dalla Legge Finanziaria a dicembre per contrastare le frodi, il Governo è ritornato sull’argomento con il cosiddetto “Decreto Energia”, che il 18 febbraio scorso ha inserito novità sostanziali al precedente provvedimento. Proviamo a vederle assieme:
Al fine di non penalizzare i cittadini che vorranno utilizzare lo strumento per realizzare interventi tesi all’efficientamento energetico degli edifici, cosa di cui vi è assoluto bisogno, il divieto di cessione del credito è stato fatto scattare soltanto dopo la terza cessione; quelle oltre la prima dovranno tuttavia essere soltanto a favore di banche, assicurazioni o società finanziarie vigilate. La cessione, inoltre, dovrà sempre essere integrale. Per scongiurare ulteriormente le frodi, il Governo ha introdotto infine un codice identificativo unico dei crediti ceduti e ha inasprito sensibilmente le sanzioni penali, già esistenti, per i tecnici che certificano costi gonfiati o inesistenti. Nulla cambia per le cessioni già comunicate, ma è facile prevedere un’analisi assai più meticolosa da parte degli istituti bancari, che sono i naturali terminali del processo di cessione e che devono evitare assolutamente il rischio di avallare operazioni sospette. Anche per quanto riguarda le cessioni parziali, chi ha già provveduto a cedere il credito non incorrerà in problemi, mentre il divieto scatterà soltanto per quelle comunicate dal 1° maggio 2022; data che segnerà anche l’esordio del codice identificativo univoco che servirà a tracciare le operazioni con regole che verranno comunicate presto dall’Agenzia delle Entrate.
Molto significativa, come si scriveva pocanzi, la stretta sui professionisti, chiamati in causa come corresponsabili di eventuali truffe ai danni dello Stato. Il Decreto Legge, infatti, prevede per chi espone informazioni false sui requisiti del progetto o attesta falsamente la congruità delle spese, la reclusione da due a cinque anni e una multa da 50 mila a 100 mila euro, cosa che porterà molto probabilmente ad un significativo aumento dei costi professionali, tuttavia sempre inclusi tra le spese ammissibili se l’agevolazione rientra entro i tetti stabiliti.
Vale la pena sottolineare che, al di là di queste limitazioni, nulla cambia, se non in meglio, per chi decide di optare per le detrazioni dirette dal proprio reddito. In questo caso, infatti, il periodo di ammortamento scende nel 2022 da cinque a quattro anni, accelerando il rientro dall’investimento.
Tra le spese trainate, lo ricordiamo, rimangono i sistemi BACS (Building Automation Control System) volti a dare efficienza agli impianti e che consentono di implementare in modo molto significativo i risparmi energetici.
Superbonus Alberghi
La Legge 29 dicembre 2021, n. 233 ha introdotto anche il cosiddetto “Superbonus Alberghi”. Un’iniziativa molto importante in un Paese ad elevata vocazione turistica come l’Italia, che prevede un credito di imposta fino all’80% delle spese sostenute per alcuni interventi realizzati fino al 31 dicembre 2024. Il provvedimento riguarda non solo gli alberghi, ma quasi tutte le realtà che hanno come principale mission l’accoglienza turistica. Nello specifico – rimanendo agli aspetti inerenti all’impiantistica – da sottolineare l’inclusione tra gli interventi ammessi di tutti quelli volti all’incremento dell’efficienza energetica; quelli di eliminazione delle barriere architettoniche; la digitalizzazione delle strutture e anche l’installazione di colonnine di ricarica e impianti fotovoltaici, anche muniti di sistemi di accumulo.
Benefit anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche
Nel pacchetto complessivo dei bonus introdotti dalla Legge di Bilancio 2022, merita una segnalazione speciale il bonus barriere architettoniche, che consente una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. Il bonus al momento è valido solo per l’anno 2022. La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche.