NUOVA NORMA CEI 64-8

Nel mese di agosto 2021 è stata pubblicata l’ottava edizione della Norma CEI 64-8 per impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione, che fornisce i requisiti per la progettazione e la realizzazione dell’impianto elettrico utilizzatore e costituisce il riferimento normativo CEI per eseguire impianti elettrici a regola d’arte A nove anni dalla pubblicazione della settima edizione, l’edizione 2021 integra le varianti che si sono succedute nel frattempo, oltre a diversi nuovi contenuti.


Le principali novità della nuova edizione sono molte e qui di seguito elencate:

  • prescrizioni che la allineano con il Codice di prevenzione Incendi dei Vigili del Fuoco;
  • è stato rivisto in maniera importante il Capitolo 37 sui livelli degli impianti elettrici in ambito residenziale;
  • è stato integrato l’allegato informativo 51A, che contiene la tabella relativa alle influenze esterne ovvero i parametri che “influenzano” la scelta e l’installazione dei componenti dell’impianto elettrico
  • è stata aggiornata la Parte 6, dedicata alle verifiche;
  • è stata integrata la seconda edizione della Parte 8.1, dedicata all’efficienza energetica degli impianti elettrici;
  • è stata inserita la prima edizione della Parte 8.2, dedicata agli utenti attivi di bassa tensione (cioè produttori e consumatori);


CAPITOLO 37 REVISIONATO

Di seguito ci si concentra su un “focus” dedicato al capitolo 37 revisionato e aggiornato sulla base delle indicazioni e delle novità legislative, normative e tecnologiche occorse in questi suoi primi 10 anni di vita.

L’obiettivo del capitolo, già nel titolo, è quello di fornire prescrizioni addizionali, ai fini delle prestazioni, per gli impianti elettrici di unità immobiliari ad uso residenziale situate all’interno dei condomini o di unità abitative mono o plurifamiliari. Il capitolo si riferisce anche ad alcune indicazioni relative agli impianti elettronici (TV e telefonico/dati, allarme intrusione, HBES - BACS) che sono comunque soggetti a prescrizioni addizionali incluse in norme specifiche.

Il dimensionamento dell’impianto, oggetto di accordo fra progettista, installatore e committente, è funzione delle esigenze impiantistiche di quest’ultimo, legate anche alla superficie dell’unità abitativa, e del livello qualitativo dell’unità immobiliare.

La norma fornisce i criteri e le dotazioni minime con riferimento a tre diversi livelli prestazionali e di fruibilità.

Le modifiche apportate rispetto alla prima edizione (2012) riguardano sia il testo normativo che la tabella relativa alle dotazioni degli impianti di livello 1, 2 e 3.


Ricordiamo, in sintesi, le descrizioni dei tre livelli di impianto previsti

  • Livello 1: livello minimo
  • Livello 2: per unità immobiliari con una maggiore fruibilità degli impianti
  • Livello 3: per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie ed innovative (domotica).


Questa classificazione aiuta a dare un metro di giudizio per quanto possibile oggettivo - sull’impianto stesso - a chi acquista un’unità immobiliare o ne ordina il rifacimento completo: non di rado, abitazioni considerate di lusso o comunque costose hanno impianti elettrici assolutamente non allineati al livello della casa.


Le principali novità introdotte sono illustrate di seguito:

  • Potenza di progetto: la colonna montante dell’impianto (a valle del contatore) e l’interruttore generale devono essere dimensionati per una potenza contrattualmente impegnata di almeno 6 kW, salvo impedimenti costruttivi dovuti alla struttura o alla tipologia dell’edificio e indipendentemente dalla superficie dell’unità abitativa;
  • Interruttore differenziale: si raccomanda l’impiego di interruttori differenziali di tipo F (nella prima edizione si trattava del tipo A il cui uso era consigliato), per la protezione dei circuiti che alimentano lavatrici e/o condizionatori fissi.
  • Ricarica auto elettrica: è consigliabile predisporre la canalizzazione che colleghi il quadro dell’unità abitativa o il quadro alla base del montante, all’eventuale area individuale destinata al parcheggio degli autoveicoli in modo da consentire la ricarica di veicoli elettrici
  • Protezione dalle sovratensioni (SPD): per l’analisi del rischio e la scelta dei prodotti, la norma rinvia alle sezioni 443 e 534 (già pubblicate con la variante V5 del 2019). Da ciò, per i livelli 1 e 2 si richiede l’installazione di SPD nel quadro dell’unità abitativa, a meno che l’analisi del rischio calcolato prevista nella sezione 443 non escluda tale necessità (CRL ≥ 1000) o che il calcolo non sia stato fatto. Per il livello 3 resta l’indicazione di installare sempre l’SPD.
    Per la scelta delle caratteristiche dell’SPD si deve fare riferimento alla Sezione 534 della norma, che esplicita quanto segue:
    “Per la protezione contro gli effetti delle sovratensioni dovute a fulminazioni e a manovre, si utilizzano gli SPD di Tipo 2. Se la struttura è dotata di un sistema di protezione esterno dai fulmini o se è, in altro modo, specificato un sistema di protezione contro gli effetti della fulminazione diretta si devono utilizzare gli SPD di Tipo 1”.
  • Predisposizione per la distribuzione dei segnali: alla luce della maggiore diffusione dei sistemi di segnale (telefonia, dati, TV, ...) e della regolamentazione vigente, si richiede all’interno dell’unità abitativa la predisposizione per l’installazione della “scatola di terminazione ottica (STOA)” per l’impianto di livello 1 e quella del “quadro di distribuzione segnali (QDSA)” per gli impianti di livello 2 e 3.
  • Altre funzioni (HBES, altro): è stato ritenuto opportuno aumentare il numero delle tipologie di funzioni domotiche tra cui scegliere per realizzare il sistema integrato richiesto per il livello 3 dell’impianto (sempre con un minimo di 4 funzioni). Si chiarisce che l’impianto domotico è l’insieme dei dispositivi e delle loro connessioni che realizzano una determinata funzione utilizzando uno o più supporti di comunicazione (filare, radiofrequenza, power line, ecc.) ed attuando la comunicazione dei dati tra i dispositivi secondo dei protocolli di comunicazione


Altre novità sono state introdotte relativamente ai seguenti punti:

  • Persone con disabilità e specifiche necessità: nel caso in cui l’unità abitativa sia destinata ad accogliere persone con disabilità o specifiche necessità, i requisiti di questo capitolo possono essere integrati, sostituiti o modificati dalle prescrizioni contenute nella Norma CEI 64-21
  • Quadri elettrici: i quadri dell’unità abitativa devono essere dimensionati per il 30% in più dei moduli installati, con un minimo di 2 moduli di riserva
  • Numero minimo di circuiti: in relazione alla superficie dell’unità immobiliare e al livello dell’impianto elettrico, la norma stabilisce il numero minimo di circuiti (all’interno della tabella A. Per l’alimentazione degli apparecchi di potenza nominale superiore a 1 000 W permanentemente collegati al circuito di alimentazione (es. piano di cottura elettricoscaldacqua, condizionatori, ...) devono essere previsti circuiti dedicati esclusi dal conteggio del numero minimo di circuiti della Tabella A. Anche i circuiti di box, cantina e soffitte e l’eventuale circuito dedicato per l’eventuale impianto di produzione “Plug & Play” sono esclusi dal conteggio.,
  • Tubazioni: il diametro interno dei tubi protettivi di forma circolare deve essere almeno pari a 1,5 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi che essi sono destinati a contenere. In ogni caso il diametro nominale deve essere pari ad almeno: o 25 mm per montanti e dorsali; o 20 mm per tratti terminali
  • Cassette di derivazione: si raccomanda di lasciare uno spazio vuoto all’interno delle cassette pari al 30%, prima era il 20%
  • Prese: le prese elettriche devono essere installate non solo vicino alle prese TV, ma anche alle prese dati e telefono Inoltre, il punto prese vicino alle porte non è più obbligatorio, ma consigliato
  • Installazioni “prosumer”: vengono specificati i requisiti per la progettazione di installazioni dotate di generazione locale di potenza (producer + consumer = prosumer). Tali installazioni, possono essere dotate anche di sistemi di accumulo. Hanno la possibilità di integrare la potenza generata localmente con fornita dalla rete di distribuzione, di fornire alla rete di distribuzione eventuali eccessi di potenza o di funzionare, temporaneamente, in modo autonomo, “in isola”, disconnettendosi dalla rete di distribuzione.


SCHEDE CAPITOLATI TECNICI ANIE ITACA

Nei mesi di agosto e settembre, la Commissione Capitolati Tecnici di ANIE Federazione ha pubblicato le seguenti schede nell’ambito del Capitolato Generale ANIE ITACA:

  • IZ 81 – Efficienza energetica degli impianti elettrici
  • IZ 82 Impianti elettrici a bassa tensione di utenti attivi (Prosumer)
  • Le schede sono scaricabili gratuitamente dal sito ANIE e sono basate sui contenuti della nuova norma CEI 64-8.