Uno dei motivi che frenano lo sviluppo della mobilità elettrica è quella che gli esperti chiamano “ansia da ricarica”. Per i comuni mortali è la preoccupazione di rimanere a secco di energia senza una ricarica a disposizione. In realtà è un’ansia in gran parte infondata se si dispone di una ricarica domestica efficiente, dal momento che tutti sanno che un’auto trascorre gran parte della propria vita ferma in un garage o in un parcheggio condominiale e che gli italiani trascorrono mediamente 1 ora e 27 minuti al giorno in automobile a una velocità media di 29,4 km/h percorrendo 43 km. Ne deriva che un’auto elettrica può permettersi mediamente una ricarica ogni 10 giorni e che la possibilità di non trovare un punto di ricarica in dieci giorni è quanto meno remota.
Il vero problema è, quindi, gestire in modo intelligenze le ricariche e sfruttare al meglio l’auto ferma e connessa alla rete elettrica.
La ragione per cui occorrono sistemi di Building Automation per gestire le ricariche dei veicoli elettrici è principalmente che la rete, allo stato dell’arte, non consente la ricarica contemporanea di molti veicoli all’interno di un contesto dimensionalmente limitato, qual è per esempio un condominio, semplicemente perché non è stata dimensionata per farlo, dal momento che il consumo elettrico di un veicolo è di gran lunga superiore a quello di un appartamento.
Ne deriva che la ricarica in contesti condominiali necessiti di essere gestita in modo “intelligente”, distribuendo l’energia disponibile senza lasciare a secco nessuno e senza mettere in crisi la rete di distribuzione. Intelligenza che cresce, se siamo in presenza di impianti di autoproduzione, che possono sfruttare le batterie delle auto come “storage”.
Non solo, ma collegare i veicoli elettrici alla rete energetica, sia domestica che pubblica, consente già oggi con i veicoli più performanti, e ancor più domani quando questa tecnologia sarà diffusa a tutto il parco veicolare, di sfruttare le batterie come stabilizzatori, accumulando energia quando viene prodotta in eccesso e cedendola nei momenti di picco dei consumi: è il cosiddetto V2G, vehicle to grid.
Le batterie dei veicoli elettrici, quindi, saranno molto utili anche quando questi staranno fermi (ovvero per la maggior parte del loro tempo di vita) scambiando energia elettrica con la rete e garantendo vantaggi alla collettività, ai gestori di energia e a tutti gli altri utenti della rete.
La gestione “intelligente” dei sistemi di ricarica e di connessione alla rete diventa quindi strategicamente fondamentale: ogni utente di un veicolo elettrico, infatti, potrà diventare in un certo senso un “prosumer energetico”, ovvero un consumatore, ma anche un fornitore di energia, vedendosi riconosciuti in prospettiva dei benefit economici per i servizi forniti al sistema.
Servizi il cui valore crescerà, tanto più crescerà la produzione energetica da fonti rinnovabili, la cui naturale “incostanza” necessita di sistemi di “garanzia” nella fornitura, che proprio nella crescente capacità di stoccaggio delle batterie dei veicoli elettrici, potrà trovare un alleato fondamentale e a basso costo.
Tecnologicamente parlando si tratta di soluzioni già mature, che consentono di prendere energia dalla rete per ricaricare la batteria, oppure fornire energia alla rete stessa prelevandola dagli accumulatori del veicolo. I flussi sono gestiti da un’unità di controllo che tiene conto delle esigenze del gestore della rete oppure della situazione energetica dell’edificio a cui è collegata l’auto, facendole combaciare con gli orari di ricarica scelti dell’utente e armonizzandoli a quelli scelti da tutti gli altri utenti del contesto urbano.
Dal punto di vista normativo è dall’inizio del 2020 che Ministro dello Sviluppo Economico ha stabilito i criteri e le modalità per favorire la diffusione della tecnologia di integrazione tra i veicoli a batteria e la rete elettrica, a seguito dei quali l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha pubblicato le regole riguardanti le colonnine di ricarica dotate di tecnologia V2G e l’aggiornamento del sistema elettrico. L’obiettivo evidente è quello di promuovere la partecipazione dei veicoli elettrici al funzionamento della rete pubblica.
Tutto è pronto quindi per accelerare una transizione considerata ormai come ineludibile, ma che trova fondamento, anche in questo caso, in una gestione intelligente dei consumi che soltanto sistemi avanzati di Building Automation possono assicurare.