CONSIGLI DI MR VOLT

WATTSON E IL RIVELATORE DI GAS – SECONDA PUNTATA

RIVELATORI DI GAS

 RIVELATORI DI GAS

In ambito Comitato Italiano Gas, con la forte collaborazione dei fabbricanti che fanno capo ad ANIE, è stata sviluppata la norma tecnica UNI 11522 “Rivelatori di gas combustibili e monossido di carbonio per ambienti domestici e similari – Installazione e manutenzione”.

La norma si applica agli impianti domestici e similari e dà indicazioni per il CORRETTO USO E L’ADEGUATA MANUTENZIONE dei dispositivi di rivelazione gas.
Ma se l’impianto non è presidiato? Predisponete un’ elettrovalvola di intercettazione e degli indicatori per inviare allarmi in remoto.

CRITERI GENERALI DI INSTALLAZIONE

In cucina o in zone dove sono presenti apparecchi di riscaldamento e/o produzione di acqua calda sanitaria.
La Norma consente un’agevole individuazione dei criteri di installazione dei rivelatori di gas, individuando gli specifici criteri di installazione in relazione alla tipologia di gas.

MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)

Il CO ha una densità molto simile a quella dell’aria, pertanto il suo comportamento in locali confinati è quello di tendere a miscelarsi in maniera abbastanza uniforme. In ambito domestico deriva dalla combustione, incompleta in deficit di ossigeno, di combustibili fossili contenenti carbonio che avviene in stufe, caminetti, scaldabagni oppure caldaie.
Per cause da imputare a carenze manutentive, a negligenze oppure a semplice ingenuità i fumi potrebbero non essere evacuati e, tornati in ambiente, cominciano a saturarlo causando seri problemi alla nostra salute.

METANO

Il gas naturale è più leggero dell’aria e pertanto tenderà a salire e a riempire tutto il volume al di sopra del punto di dispersione.

GPL

Queste miscele sono notevolmente più pesanti dell’aria e pertanto tendono a scendere e a occupare il volume al di sotto dei punti della dispersione.