SMART BUILDING

La traduzione più diffusa di Smart Building è “edificio intelligente”. Che cosa si intenda per edificio intelligente ha provato a sintetizzarlo il Politecnico di Milano con questa definizione: “un edificio in cui gli impianti in esso presenti sono gestiti in maniera intelligente ed automatizzata, attraverso l’adozione di una infrastruttura di supervisione e controllo degli impianti stessi, al fine di minimizzare il consumo energetico e di massimizzare il confort e la sicurezza degli occupanti, e garantendo inoltre l’integrazione con il sistema elettrico di cui l’edificio fa parte”.

Se ne deduce che le componenti fondamentali di uno Smart Building sono sostanzialmente quattro: la connettività, gli impianti e le tecnologie presenti all’interno degli edifici, la sensoristica e gli attuatori e, infine, le piattaforme di controllo e gestione.

L’insieme di questi componenti e il loro funzionamento integrato determinano l’”intelligenza” dell’edificio, ovvero la sua capacità di modificare il suo funzionamento in modo autonomo e di adattarlo alle sollecitazione che provengono dall’ambiente, ma anche e sempre di più di interagire con l’ambiente urbano di cui è parte, fornendo quelle informazioni (big data) utili a consentire ai decisori un’azione predittiva rispetto alle molteplici dinamiche che interessano le smart cities.